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DIRITTI E CONNESSI: COME RICONOSCERE E QUANTIFICARE IL GUADAGNO DI UNA VOCE
Studio, attrezzatura tecnica, test acustici, investimenti, aggiornamenti. E ancora: partita iva, fatturazione, comunicazione, social media. Pensavi che fosse facile lavorare con la voce, eh?! E se scegli di essere un libero professionista - ossia un cane sciolto ma disponibile a mangiare croccantini anche nelle case degli altri - il percorso è ancora più impegnativo. E non è finita. L’altro giorno un giovane collega mi ha chiesto di illuminarlo sul tema delle royalties che vanno riconosciute a un interprete-esecutore di comunicati pubblicitari, voice over, documentari, ecc. Il tema è vasto e variegato. Ma prima di addentrarci nell’oscurità della selva dobbiamo chiarire tre aspetti fondamentali:
cosa sono i diritti?
a chi vanno riconosciuti?
come vanno calcolati?
Chiariamo una questione importante ma troppe volte ignorata. Eppure potenzialmente determinante per moltiplicare il fatturato di un doppiatore pubblicitario.
DIRITTI E CONNESSI: MA PER QUANTO TEMPO?
Il tema dei diritti spesso viene ignorato. Ma una cosa è certa: i diritti - anche detti royalties - vanno riconosciuti. Sempre. Ancora di più in alcuni casi che vedrai tra poco.
Chiarito questo, possiamo rispondere alla prima delle domande:
cosa sono i diritti?
I diritti sono corrispettivi economici - aggiunti alla realizzazione del progetto - che devono essere riconosciuti all’interprete-esecutore di comunicati commerciali a diffusione nazionale trasmessi su radio e Tv. Non solo. I diritti vanno calcolati anche su lavorazioni destinate ai siti web e ai social network.
Facile? Non proprio. Perché bisogna sapere dove e quando!
Che cosa significa e come si calcolano i diritti lo vedrai tra poco.
Intanto ti faccio notare che esiste la legge 80/41 basata sulla protezione del diritto d’autore. Questo è il passaggio che ci interessa:
“l'artista interprete o esecutore, anche in caso di cessione del diritto di noleggio ad un produttore di fonogrammi o di opere cinematografiche o audiovisive o di sequenze di immagini in movimento, conserva il diritto di ottenere un'equa remunerazione per il noleggio concluso dal produttore con terzi. Ogni patto contrario è nullo.”
Questo è un passaggio determinante per rendere giustizia alla questione dei diritti. Perché a chi ci mette la voce spetta un riconoscimento economico oltre all’interpretazione e alla convocazione se prevista. Questo riconoscimento va concordato a valle del progetto. Non dopo! Ed è regolamentato - oltre che dalla legge - anche da associazioni che si occupano di tutelare il nostro lavoro. Che tu ne faccia parte o meno non è fondamentale. Ma è importante conoscerne l’esistenza e il settore d’applicazione.
Dunque ricorda il passaggio che hai letto poco fa, riferisci al committente e impugna la legge in caso di controversia!
Perché può capitare che i diritti non ti vengano riconosciuti a meno che non sia tu a chiederli.
COME SI CALCOLANO I DIRITTI?
Quindi analizziamo un altro punto della questione. Come si calcolano i diritti?
Prima di tutto devi sapere dove è destinato il progetto. Se il video a cui hai prestato la voce è destinato al sito web del cliente è un conto. Ma se la sua destinazione è la Tv nazionale è un altro conto. E ti assicuro che il tuo portafoglio sarà felice di avere notizie.
Prendendo in considerazione la seconda ipotesi - Tv nazionale - sappiamo che il trattamento economico riversato sui diritti varierà in base al periodo di messa in onda e su quali canali. I canali della nostra Tv nazionale sono Rai 1, 2, 3; Rete 4, Canale 5, Italia, La7, ecc. Mentre Sky - pur essendo una piattaforma a diffusione nazionale - ha delle variazioni.
Ti faccio un esempio:
Spot pubblicitario da 30”
Destinazione Tv nazionale
5 canali (Rai 1, Rai 2, Rai 3, Canale 5, Italia 1)
Durata 4 settimane
Costo: 1000 euro
Mille euro è quanto incasserai per questo progetto. Al quale dovrai aggiungere circa 200 euro se è prevista la convocazione.
Ti sembrano tanti? Forse perché non immagini quanto investe un’azienda per pubblicizzare i propri prodotti sulle Tv nazionali…
In ogni caso si tratta di un esempio. E in quanto tale è soggetto a personalizzazioni dettate dal rapporto col cliente, prezzo forfettario e quant’altro.
Il mercato è in continua evoluzione e complice la difficile reperibilità di informazioni si rischia di cadere a picco ancora prima di cominciare.
Per questo è bene informarsi e farsi trovare pronti all’appuntamento.
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Mi chiamo Daniele Campanari, sono un doppiatore pubblicitario professionista e un voice over artist. Puoi ascoltare la mia voce in tutta Italia e nel mondo.
Ogni giorno mi metto al servizio per grandi e piccole imprese. La mia voce viene scelta per campagne pubblicitarie nazionali in TV, su canali Mediaset e satellitari; e radiofoniche in onda su Rtl 102.5, Radio 105, Radio 24, Radio Rai, Radio Italia.
Ho lavorato per TIM, Mulino Bianco, IKEA, Trivago, ENI, Sky, Michelin, Edison, UCI Cinemas, Del Monte e molti altri. Il mio portfolio clienti è sempre in aggiornamento.